Ferdi Baleri, classe 1939. Rappresenta la generazione da più tempo è presente in Abitare Baleri. Se avete ancora dei dubbi sull’esistenza del DNA Baleri, il diretto interessato a cui chiedere è sicuramente lui. Sin dai primi anni di studio alle scuole superiori cresce in mezzo all’arte della falegnameria, immerso nei profumi del legno massello e nell’utilizzo della manualità. Gli studi continuano in maniera casuale tra un istituto e l’altro, tra Monza e Cantù, alla ricerca di una scuola di design, ai tempi difficilissima da individuare. La sua fortuna inizia con la frequentazione in Germania di un politecnico che insegna l’ingegneria del legno unita ad un triennio di interior design. Inizia quindi a lavorare in un negozio di Monaco, dove intraprende le prime avventure nel mondo dell’arredamento come aiutante di un architetto. Puntualità, determinazione ed entusiasmo divengono in questi anni le sue parole d’ordine. Al rientro in Italia nulla era cambiato, in quel periodo però si producevano già cucine proprie e su misura che differenziavano il taglio della attività di progettazione con un’immagine completamente innovativa. A 30 anni la grande svolta! Con il padre traslocano in una nuova sede più grande e ragionevole per una produzione d’avanguardia.
Clara Goffi in Baleri, classe 1946. Il primo approccio al mondo del design avviene agli inizi degli anni ‘70, quando entra nell’azienda della famiglia Baleri. In lei il DNA Baleri va costruito, non è una caratteristica innata ma anche lei si appropria nel tempo delle conoscenze legate alla progettazione. Inizia l’attività occupandosi solamente di contabilità, materia di cui tutt’ora si occupa, ma lentamente, nutrendo una passione velata, si avvicina sempre più al mondo della progettazione d’interni. Cresce però nel campo dell’arredo e dell‘arte contemporanea, con il prezioso ed imprescindibile aiuto del marito Ferdi, che riesce a trasmetterle questi interessi e queste nozioni. Tanta è infatti la sua preparazione e la sua esperienza che pian piano si apre per lei un mondo fino ad allora del tutto sconosciuto. La voglia di imparare e lo stare sempre immersa, oltre che nei numeri, in queste meraviglie del design, hanno fatto il resto e ne hanno perfezionato la figura professionale.
Alfredo Baleri, classe 1967. Dopo gli studi al Politecnico di Milano, nella facoltà di Architettura, scopre una forte predilezione per l’Interior Design, materia cardine del DNA Baleri. Fa parte della terza generazione in Azienda, presente dalla fine degli anni ’80. Inizia la sua avventura nel mondo del design con un’esperienza nel laboratorio del nonno, con il quale, ancor prima del legame di sangue, aveva un rapporto di amicizia vero. Grazie a lui ha approfondito le prime conoscenze sul manufatto, sul mobile su misura e sui materiali per la lavorazione del legno. Successivamente inizia la fruttuosa collaborazione con il padre a cui deve le proprie capacità e la grande passione per il lavoro. Lo caratterizza l’approccio istintivo e professionale al progetto, distaccato dall’omologazione e dalle influenze modaiole. Ama la proposta su misura, quasi sartoriale, mix acuto di materiali, colori, pezzi iconici ed anonimi. Nel curriculum compaiono anche progetti e realizzazioni di contract food & beverage, shop e allestimenti.
Lidia Baleri, classe 1978. Nel 1999 conclude gli studi a Milano presso l’ISAD, l’Istituto superiore architettura d’ interni e design. Fin da quegli anni è spiccata in lei la passione di famiglia. Che sia questione di DNA? Finalmente, dopo due esperienze lavorative a Milano, tra cui una allo show room Cassina, approda nello store di famiglia, considerato da sempre la sua seconda casa. È qui infatti che è cresciuta sin da piccola, in mezzo a grandi icone del design contemporaneo. Inizia l’attività in azienda nel 2001 e, fino al 2009, si occupa a tempo pieno di progettazione, vendita e allestimento dello show room. Dal 2009 interrompe il lavoro per Abitare Baleri per dedicarsi ad una passione diversa. Il DNA Baleri chiaramente non si fa da parte e non abbandona mai completamente questo settore. Viaggi di continuo con il padre alla ricerca di nuove idee e stimoli per la nostra attività. Da inizio 2017 torna in azienda e la ritrova proprio come l’aveva lasciata, un mondo ancora più ricco di idee affascinanti.